Chef

La cucina è il luogo in cui mani esperte e sapienti, conoscitrici di tecniche culinarie, maneggiano con cura le materie prime provenienti dalla terra. 

In questa pagina conoscerai cheffe e chef che stanno cambiando il settore della ristorazione italiana, spesso recuperando sapori antichi rivisitati in una chiave sostenibile ed ecologica.

Con loro capiremo dove sta andando la cucina, quanto la scelta dei prodotti incida nella creazione dei menu e nel successo di un ristorante.

Come sia possibile mangiare bene, saporito e rispettare la terra nello stesso tempo.

Scopri dove sono gli chef più vicini a casa tua, nella mappa in Home Page

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Alessandro Miocchi & Giuseppe Lo Iudice

Alessandro Miocchi & Giuseppe Lo Iudice

Tra Piazza Navona e il Pantheon (Roma centro), Alessandro e Giuseppe promuovono una cucina “naturale, intensa, tra territorio e ricerca”. L’offerta riflette il rapporto etico e sostenibile che i due chef hanno con il cibo ed il territorio che lo produce. Nei piatti sono incorporate radici, erbe e frutta selvatica che ogni settimana vengono raccolte a mano nei boschi tra Abruzzo e Lazio, creando un menù che si adatta a quello che la terra ha da offrire di stagione in stagione. In questo modo, la cucina di Retrobottega permette anche ai suoi ospiti di riscoprire ingredienti sconosciuti ai più, come la rosa canina o il tarassaco. Retrobottega coinvolge attivamente il consumatore nei suoi processi di preparazione. I cuochi operano sotto gli occhi degli ospiti, che sono seduti seduti intorno ad un tavolo di fronte alla cucina.

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Chiara Damiano

Chiara Damiano

Chiara Damiano è un’imprenditrice, chef e titolare di Pasticci’amo, un bistrot con pasticceria e panificio di Campo Ligure, uno dei borghi più belli della Liguria.La passione che Chiara mette nel suo lavoro è seconda solo alla sua capacità di fare rete a livello territoriale, coinvolgendo le piccole aziende agricole per l'approvvigionamento del suo locale. Sono infatti l’amore per la terra e la voglia di collaborare con le realtà territoriali i motivi che hanno spinto Chiara ad aprire un bistrot in cui poter assaggiare prodotti con ingredienti a km 0, ecosostenibili e sani. Da un punto di vista ambientale, l'impegno di Chiara Damiano e del suo staff è costantemente teso verso una maggiore sostenibilità. In un bistrot di paese, questa transizione passa da piccole azioni che hanno però un grande impatto in termini ambientali e sociali. E’ un esempio la riduzione del packaging dei prodotti venduti e l’utilizzo di materie prime provenienti dalle piccole aziende agricole delle valli.L’attività di Chiara va anche oltre, attraverso la divulgazione del suo approccio sia tra i clienti di Pasticci’amo sia tra i suoi collaboratori, cerco di far riflettere sui legami tra crisi climatica e sistema agroalimentare. 

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Chiara Pavan

Chiara Pavan

Filo diretto con il territorio della Venezia Nativa. E’ questo il tratto distintivo del ristorante stellato (1 stella Michelin, 1 stella Michelin “verde” per la sostenibilità ambientale) ”Venissa”, che ha aperto i battenti nel 2011. Il regno della cheffe Chiara Pavan, e del compagno Francesco Brutto.  La riscoperta di ortaggi e erbe, semi antichi, tecniche di fermentazione e vini naturali, rende questo luogo, nel nord della laguna veneziana, il collettore di tutte le eccellenze del territorio. Per Pavan, al cuore della sua filosofia della ristorazione, c’è la “riduzione dell’impatto ambientale” del cibo. Come? Attraverso l’eliminazione della carne dai menu, calibrati per non produrre scarto alimentare, così come della plastica usa e getta per le preparazioni e del compostaggio dei rifiuti naturali.  Gli orti che circondano il locale garantiscono la freschezza dei prodotti ma anche un punto di incontro di tutta la comunità del territorio, delle famiglie delle isole Aurano e Mazzorbo, che usano il terreno dell’attività ristorativa per le loro produzioni e partecipano altresì alla fornitura del ristorante.

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DolceMente Roma

DolceMente Roma

Michela, 45 anni, scriveva e raccontava storie per lavoro. Poi ha scoperto la pasticceria. E ha iniziato a raccontare i suoi dolci, li trovate quidolcementedotblog.wordpress.com Fare dolci é una magia: crei qualcosa che prima non c’era.Il dolce prima del nostro intervento, non esiste. É solo farina. Zucchero, burro, uova che fusi in una precisa combinazione diventano il dolce che prima non c’era. C’é qualcosa di magico in tutto questo  e, da quando l’ho capito, ho tradito la mia insicurezza e mi sono permessa di provarci. Libera. Anche di sbagliare. Davvero. La magia é che non sbaglio un dolce. E, da oggi, sono felice di condividerli qui con voi anche in questo nuovo spazio 

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Green Ganesha

Green Ganesha

Samuela e Fabiana sono compagne di vita e di sogni. Green Ganesha è il loro progetto itinerante di cucina vegetale, salutare e sostenibile attraverso cui diffondono e insegnano una nuova visione di alimentazione che parla di guarigione, prevenzione e gentilezza per la terra e per le persone che la coltivano. La scoperta del cancro al seno di Fabiana, la cheffa del progetto, è stata la spinta decisiva ad esplorare la relazione profonda che esiste tra ciò che mangiamo e il nostro ben-essere. Da questa consapevolezza nasce una vera e propria rivoluzione gentile che insieme a Samuela hanno trasformato in un progetto di cucina, sensibilizzazione e divulgazione. La loro visione di vita consapevole le ha portate a trasferirsi nelle Marche, dove organizzano corsi di cucina, eventi e retrEAT per rendere quante più persone possibile parte di questo cambiamento. Solo un'azione collettiva infatti può rivoluzionare il nostro modo di consumare, dalla spesa alla tavola. Insieme possiamo creare nuove identità alimentari, libere da sofferenza, sfruttamento e inquinamento. Cambiare il mondo un pasto alla volta è possibile! 

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Lorenzo Leonetti

Lorenzo Leonetti

Nel suo locale Grandma (Quadraro a Roma), Lorenzo offre una cucina che combina tradizione e filiera corta con un’attenzione per il sociale. Negli ultimi anni, lo chef si è allontanato dai grandi fornitori del mondo della ristorazione, in favore di botteghe e produttiri locali, come quelli che si trovano al mercato di Piazza dei Tribuni. Nella scelta dei prodotti alla base del menù è privilegiata la stagionalità e la valorizzazione di prodotti generalmente considerati come “meno pregiati”. La cucina offerta è anche inclusiva nei confronti di chi vuole ridurre il suo consumo di carne e pesce, offrendo un’ampia selezione di piatti vegetariani (e su richiesta anche vegani). A tutto questo si aggiunge anche il sostegno per diverse iniziative di solidarietà: dal supporto a progetti locali che offrono sostegno scolastico ai minori, al volontariato come cuoco su una delle navi della ONG Open Arms.

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Marco Morello

Marco Morello

Non è vero che gli chef si vedono solo in cucina! Marco Morello incarna la figura dello chef “attivista”. Ti può capitare di incontrarlo dietro la cattedra di una scuola di cucina oppure alle riunioni politiche della Food Policy del comune di Roma, che lavora sodo per introdurre una nuova idea di cucina, ma più genericamente, di cibo. Nella capitale, nel quartiere Testaccio, Morello gestisce la friggitoria gourmet Foodbox all’interno del mercato di quartiere, e a pochi chilometri, anima il Collettivo Gastronomico Testaccio, un esperimento culinario nella Città dell’Altra Economia. Qui, insieme ad altre due realtà culinarie romane, si occupa di recuperare la tradizione di questo quadrante di Roma, necessariamente legato al Mattatoio, oggi chiuso, cercando di reinterpretare il passato con sperimentazione e sostenibilità, senza dimenticare i legami con il tessuto produttivo regionale.  Morello cerca sempre di avere uno sguardo su tutta la filiera: dalla produzione al consumo. Ecco perché il suo impegno nella valorizzazione dell’agricoltura territoriale e dei mercati, una delle ricchezze culinarie della città di Roma, va letto come “militanza gastronomica”, una militanza che unisce il racconto delle comunità a quella dei sapori.

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