Accesso alla terra

gratuito

In questa lezione della Scuola della Terra, Simona Elmo illustra lo strumento della Banca delle terre e il Progetto SIBaTer, il ruolo dei Comuni e del partenariato e i bandi “partecipativi”.

Come funziona il progetto SIBater? Numeri e cassetta degli attrezzi, le opportunità degli avvisi partecipativi e della coprogettazione.

ACCESSO ALLA TERRA E SVILUPPO SOSTENIBILE: LO STRUMENTO «BANCA DELLE TERRE»

E’ un dato di contesto le terre inutilizzate, pubbliche e private:

a) ostacolano l’accesso alla terra da parte dei giovani e in contesti fragili, anche l’innesco di processi di sviluppo;

b) sono fonte di molteplici fattori di rischio, da quello idrogeologico al rischio incendi o di diffusione di fitopatologie, dall’impoverimento del suolo ai danni a terzi, ma sono anche una “ferita” al paesaggio e causa di degrado ambientale.

Con la creazione delle banche delle terre comunali, si favorisce un monitoraggio periodico e sistematico di terreni, fabbricati ed altri immobili funzionali ad attività agricole, di agricoltura multifunzionale, culturali e sociali.
A partire dal progetto denominato SIBATER, Supporto Istituzionale all’attuazione della banca delle terre, IFEL (Istituto per la Finanza e l’Economia locale) - tecnostruttura di ANCI Associazione Comuni Italiani- ha fornito supporto alla Banca delle terre comunali, sin dal 2018. Dapprima per i Comuni del Mezzogiorno; il supporto è stato poi esteso a Comuni pilota del Centro Nord.

Ad oggi, SIBaTer è stato il kick-off di un metodo/cassetta degli attrezzi che IFEL mette a disposizione dei Comuni per avvio di processi di recupero ad uso produttivo e valorizzazione a fini socio-economici di beni inutilizzati.

Focus: le opportunità della coprogettazione e il ruolo del privato

Il ruolo principe lo gioca lo strumento della co-progettazione che si caratterizza per significativi elementi di flessibilità e semplicità delle procedure, nonché dalla opportunità di acquisire Know-how dal privato per rendere l’azione amministrativa più coerente ai principi di efficacia, efficienza ed economicità. Un modello di amministrazione condivisa che vuole consentire lo sviluppo di un’azione sinergica fra pubblico e privato che non si basa sulla corresponsione di prezzi e corrispettivi, ma è volta al perseguimento degli obiettivi comuni; e, ponendo sui soggetti privati particolari oneri, intende garantire che svolgano effettivamente un’attività di interesse generale e di utilità sociale.

Docente:
Simona Elmo

Requisiti:

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